L’uomo sotto l’olmo
Il mondo dei morti è un mondo vivo, e se c’è una cosa che sento qui è che non devi essere amante della morte per venire in un cimitero, devi essere amante della vita”.
Ho incontrato l’attore Giuseppe Cederna per caso, sotto un albero di olmo. Ma io e lui sappiamo che il caso non esiste, men che meno qui cioè lì, nel cimitero acattolico di Roma, dove s’incontrano i passi di chi cerca pace e di chi ha trovato riposo.
Colpisce la varietà di specie vegetali, le forme architettoniche e scultoree, le incisioni coi nomi dei più noti artisti tedeschi e inglesi come Shelley e Keats, ma anche statunitense come Gregory Corso, scandinavi, russi, greci, italiani come Carlo Emilio Gadda, Amelia Rosselli, Antonio Gramsci, Andrea Camilleri e più recentemente anche l’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
E’ un luogo unico, a ridosso della piramide Cestia e delle mure Aureliane a Roma, accanto alla trafficata via Ostiense e nei pressi del quartiere Testaccio: dicevamo pace, in realtà nelle perlustrazioni col registratore mai luogo è stato tanto ricco di suoni, di voci, di incontri inaspettati. Buon ascolto!
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