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Livio al Quadraro
A Roma ci sono quartieri riconoscibili non da una piazza, un negozio d’antico mestiere e una fontanella (“nasone”) ma da edifici o pezzi di storia ancora straordinariamente visibili che ne segnano i confini e stabiliscono relazioni fra le persone. A volte sono le relazioni fra gli abitanti della zona che permettono di superare la geografia e ridisegnare la storia.
E’ il caso dell’Acquedotto Felice – costruito tra il 1585 e il 1587 per volontà di papa Sisto V, Felice Peretti, da cui prende il nome – crocevia trafficato fra i quartieri Quadraro e Arco di Travertino, inizio della via di fuga del Mandrione verso il centro città, sosta inaspettata e grata al Parco di Tor Fiscale. Qui il traffico lo dimentichi, vedi il treno per Napoli passare lontano, ammiri l’opera degli antichi romani e ringrazi chi oggi si prende cura di un parco archeologico pubblico che è una meraviglia.
E’ il caso di camminarci vicino e continuare a scoprire i quartieri che l’acquedotto tocca, sfiora, segna.
La voce di Livio Curatella, osservatore attento e cantastorie, racconta il quartiere e i suoi abitanti, presente e passato. Sua la poesia Mandrione di cui ci regala alcuni passaggi.
Illustrazioni di Francesca Mariani.
Music tango di Sergio De Vito.
Sigla “Picturebook” di Dave Depper.
… e un brevissimo estratto di Mamma Roma con Anna Magnani.