Chiedi chi erano i Saharawi
Alzi la mano chi conosce i Saharawi.
Fino a qualche anno fa ne ignoravo l’esistenza. Ignoranza, certo, per tutta la geopolitica che finisce di rado e a fatica nell’agenda dei media e quindi nella nostra testa e nelle nostre conversazioni.
E poi lontananza, separazione, piccolo mondo con le sue preoccupazioni locali.
Poi sono arrivate loro, le voci di Amina, ‘Nguia, Nagim e degli altri bambini con cui ho passato alcune estati e la voglia di raccontarle, non le estati ma le loro voci e le loro storie.
Speriamo abbiano un lieto fine, ché almeno che possano essere conosciute.
Ogni estate abbiamo fatto accoglienza per uno o due mesi.
Abbiamo parlato una lingua buffa di italiano, arabo, spagnolo e risate.
Un pomeriggio di metà luglio siamo andati a passeggio per le strade di Roma, noi volontari del gruppo Sahara Libre, con i bambini Saharawi e la loro guida e per l’occasione insieme ai nuovi amici, i volontari dell’associazione no profit Shoot4Change. Grazie ad Adamo Banelli e Francesco Scirè per le foto.
Leggi la versione integrale dell’articolo sul sito Shoot4Change