Pasolini, poesia dal registratore
Può la poesia ancora far risuonare esperienze di vita e riannodare i fili di una comunità? Può farlo in città grande e… sfilacciata come Roma?
Sono andata in giro tra le ex borgate che si offrono generose, oggi come ieri, a farsi conoscere per dettagli, ricordi, invenzioni linguistiche. Con microfono, cuffie e fogli di carta, ho chiesto a sconosciuti incontrati per strada di leggere le parole tuonanti di Pier Paolo Pasolini.
Al mercato di Pietralata, tra i vicoli del Quadraro vecchio, nel quartiere Rebibbia e sotto le case popolari di Villa Gordiani ho incontrato ragazzini e uomini anziani, donne straniere, ragazze che hanno ripreso in mano righe di poesia e che l’hanno letta ad alta voce. Senza sconti, senza prove, solo la curiosità di sapere come sarebbe andata a finire. Ascoltate.
“Supplica a mia madre”, “Il pianto della scavatrice”, “La ricchezza” sono alcune delle poesie contenute nelle raccolte “Poesia in forma di rosa”, “Le ceneri di Gramsci”, “La religione del mio tempo” che nei giorni dell’esperimento sociale e sonoro sono state condivise… come un pezzo di pane, sbriciolando con convinzione.
Pasolini, poesia dal registratore è il mio audio doc per il programma Laser della Radio Svizzera Italiana (RSI), realizzato in occasione dei cento anni dalla nascita di PPP, il 5 marzo 1922. Prima data di trasmissione, il 15 febbraio 2022.
Ascolta Pasolini, poesia dal registratore
Leggi la trascrizione in inglese Pasolini_poesiadalregistratore_Transcription_EN